L’IDM-Industria di marca ridurrà ancor di più le promozioni di prezzo. L’industria è propensa a ridurre le promozioni di prezzo. Lo rivela un’indagine di REM Lab (centro di ricerca su Retailing e Marketing dell’Università Cattolica). È un cambio di scenario senza precedenti e soprattutto una diversità di azione economica. Guardate il perché leggendo gli investimenti di trade marketing dell’IDM:
Quindi in cinque anni le promozioni di prezzo hanno perso e perderanno 20 punti. Tiene il volantino ed è il secondo mezzo per esposizione.
Il primo mezzo sul quale l’IDM lavorerà è il pdv: le aree promozionali, la visibilità a scaffale, gli spazi temporary. Sorprende l’esiguità degli investimenti in digital trade marketing. È chiaro che fare digital nel b2b è più complesso che nel b2c, ma una volta trovate le chiavi operative il rapporto con i category, i buyer e singoli compratori diventerebbe tutto più semplice.
Lasciateci dire la nostra opinione su aspetto non secondario. Come è ovvio la visibilità a scaffale è studiata sia dall’IDM, sia dai retailer per le loro MDD. Lo scaffale è segnaletico. Nello studiare lo scaffale va attentamente visto, oltrechè il prezzo, anche il pack di prodotto e tutte le informazioni sul pack, sia di marketing sia commerciali, sia di prodotto. Si vedono molto le informazioni commerciali e di marketing pochissimo quelle di prodotto. Sia nelle IDM sia nelle MDD. Eppure le ricerche di mercato di Nielsen, IRi, GFK dicono che il prodotto e la sua funzione d’uso sono importantissime per il cliente.
Forse le informazioni di prodotto sono meno importanti per l’IDM e la GDO? Propenderei per quest’ultima annotazione.